Il Beagle e la salute: amiamo il nostro cane

Il Beagle, detto anche bracchetto, è una razza canina che come sappiamo nasce come animale da caccia. In origine infatti, tale razza era usata per cacciare conigli, fagiani, volpi e cinghiali. Ad oggi invece, il Beagle è divenuto cane da compagnia.

Nel nostro articolo di oggi vogliamo andare a vedere due aspetti che riguardano da vicino questa razza: capire se il cane sia di razza e quali siano le sue malattie tipiche, situazioni che richiedano quindi l’intervento di un veterinario. Per qualsiasi informazione in merito ai professionisti della propria citta, è possibile consultare la pagina www.veterinarioincitta.it.

Il Beagle: come sapere se è di razza

Una delle cose che ci si domanda sul Beagle al momento dell’acquisto è se sia di razza o meno, in quanto questo è un aspetto che per esempio preclude di iscrivere il cane alle gare di bellezza. In questo caso, il fatto che il cane sia di razza è un aspetto essenziale, dunque, come sapere se lo è oppure no? Le opzioni per avere questa informazione sono due:

  • Il pedigree: si tratta nello specifico di un documento dentro al quale è riportata con assoluta precisione la genealogia dell’animale. Per semplificare, possiamo dire che il pedigree sia la carta d’identità del cane, alla quale viene aggiunto anche l’albero genealogico dello stesso. 

Sopra al documento in questione infatti, vengono registrate tutte le precedenti generazioni, grazie a questo sistema si tiene traccia nel tempo di quella che è la linea di sangue del cane. Al momento quindi dell’acquisto, il cedente dovrà rilasciare questo documento all’acquirente, il quale potrà trovarvi sopra tutte le informazioni che certificano il fatto che il Beagle è di razza

Di solito, a fare richiesta di registrazione e di ottenimento del pedigree aggiornato sono i proprietari della madre dei cuccioli. La richiesta è in genere fatta al momento del parto, e rilasciano all’ente che si occupa della registrazione delle informazioni (l’ENCI) tutti i dati dei piccoli e dei rispettivi “parenti” precedenti. Tale ente, il cui acronimo sta per Ente nazionale cinofilia italiana, si occupa nel nostro Paese dell’iscrizione dei cani a quelli che sono chiamati libri genealogici.

  • Il veterinario: qualora non si abbia il pedigree del cane, non significa necessariamente che il cane non possa essere di razza. Per avere la risposta a questa domanda il veterinario può esserci di aiuto. Questi attraverso un’analisi dei tratti tipici del Beagle riuscirà a dirci se sia di razza o meno. 

Il Beagle: malattie tipiche della razza

Il veterinario può dirci fin da subito quali siano le malattie tipiche del Beagle, in modo da cercare durante la vita della stesso di fare il possibile per prevenirle o tenere sotto controllo il proprio animale per capire se sia stato colpito o meno da una patologia di razza. Ce ne sono diverse, per cui noi andiamo a parlare di quelle che per quanto riguarda la casistica risultano essere le più frequenti. Ecco di quali malattie stiamo parlando:

  • Occhio a ciliegia: un problema di molte razze canine, in particolare il Beagle, che riguarda la ghiandola lacrimale nella terza palpebra che si indebolisce. Tale ghiandola diventa visibile, il colore rosso brillante e la forma rotonda la fanno somigliare una ciliegia, da questo deriva il nome della malattia. In questo caso sarà necessario rivolgersi immediatamente al veterinario per risolvere il problema.
  • Condrodisplasia: una malattia rara quanto seria, per la quale il cane tenderà a essere molto piccolo e in alcuni casi presenterà anche le vertebre e le gambe deformi con annessi dolori articolari. La malattia comincia a dare i primi sintomi quando il cane raggiunge le 4 settimane di vita. 
  • Allergie: anche i Beagle come gli umani possono avere reazioni allergiche a qualcosa. I sintomi che si manifestano sono graffi o infezioni dell’orecchio, situazioni che possono durare anche molto a lungo. Servirà una cura a base di antistaminici e un assoluto cambiamento della dieta.
  • Ipotiroidismo: tipica problematica dei Beagle è la tiroide che non funziona correttamente. Per capire se sia il caso del nostro animale si dovranno osservare fattori quali il pelo opaco e la perdita dello stesso, intolleranza elevata al freddo, fenomeni di letargia, disturbi cronici a carico della pelle e infine un aumento di peso che non ha ragione di esserci. Il veterinario tratterà il problema con un ormone tiroideo a cadenza  giornaliera.

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